ipotesi su Gesù zelota

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    אריאל פינטור

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    Carissimi fratelli,
    ho trovato in questo sito di un laico, Marco Capurro, alcune tesi nfondate "anche " su traduzioni di vocaboli ebraici, per le quali mi interessa il vostro parere:
    (http://www.capurromrc.it/cristo/cristo4.htm)

    CITAZIONE
    ) non poteva essere sicuramente pro o filoromano (la sua curiosa affermazione "date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio", nel contesto ebraico dell'epoca è una nettissima affermazione di insofferenza)

    2)nella scelta dei suoi discepoli il criterio o l'attegiamento pacifista non sembrano essere prevalenti, visto che tra loro c'erano almeno uno zelota (Simone il Cananeo*) ed un sicario (Giuda Iscariota), mentre Pietro viene esplicitamente soprannominato "Barjiona" (una delle cui interpretazioni comuni è "terrorista" - Mt.XVI: 17 [non può essere accettata la falsa traduzione "figlio di Giona", costituendo un'impossibile contaminazione tra il termine aramaico "bar" e l'inesistente, in aramaico, Jona. Vedi L.Cascioli]) e Giacomo e Giovanni erano chiamati "Boanerges" (figli del tuono/figli della vendetta- vedere anche l'interessante collegamento con i documenti detti "brontologion", a carattere profetico e frequentissimi in quell'epoca).

    *)curiosa l'elencazione dei dodici apostoli effettuata da Marco, nella quale Simone viene presentato come "Kananaios", termine che non doveva significare nulla per i lettori di lingua greca cui Marco si rivolgeva. L'appellativo appare insensato ed oscuro, soprattutto considerando che Marco usualmente spiega le parole ebraiche o aramaiche ai cristiani Gentili per cui scrive, salvo che non si consideri che il termine "kananaios" costituisce la traslitterazione del termine aramaico "zelota" e che tale termine Marco avrebbe dovuto utilizzare per farsi capire. La soppressione della circostanza che Gesù avesse scelto come apostolo uno zelota (Brandon ed altri) troverebbe spiegazione nel fatto che al momento della composizione del Vangelo la rivelazione di questo episodio era o troppo pericolosa o troppo imbarazzante. Alcuni, proprio per questo, ritengono che tale vangelo sia stato composto verso il 70 e.V..

    3)sembra costante abitudine dei suoi discepoli quella di girare armati (vedi episodio del Getsemani, nel quale qualche discepolo ha addirittura due spade Ed è quindi armato come un "guerriero" ebreo, di spada corta e spada lunga), cosa assolutamente ingiustificata in una popolazione conquistata/controllata, salvo che tra elementi dichiaratamente ribelli. E appare non trascurabile anche la tranquilla richiesta (Luca 9,51) di poter distruggere un villaggio, fatta dagli apostoli a Gesù, che non li aveva ospitati (propria più di una banda di scorridori, che di un gruppo di pacifici fedeli).

    4)non aveva remora alcuna ad attaccare l'ordine costituito nella sua forma più importante e strutturata (vedi episodio dei mercanti del tempio).

    5)Egli doveva probabilmente essere legalmente sposato e con figli (difficilmente qualcuno avrebbe potuto essere chiamato o definito un Rebbi se non fosse stato "completo" e cioè sposato, preferibilmente con figli).

    6)Le sue ambizioni (o quelle dei suoi sostenitori) dovevano avere obiettivi ben precisi e di natura politica (ricordiamoci che, nell'ebraismo,l'aspetto religioso non può essere mai separato da quello politico). L'iscrizione posta sulla croce , riportata da tutti e quattro i vangeli, "Re dei giudei" è considerata autentica (Samuel Brandon ed altri) e la corretta traduzione dal testo greco della risposta di Gesù a Pilato (Marco 15:2) alla domanda "Sei tu il Re dei giudei" (che non è "tu lo dici" ma "tu hai parlato giustamente") conferisce una connotazione precisa all'atteggiamento del nostro messia (anche se Giovanni, che forse scrive in epoca assai più tarda e con connotazioni gnostico/platoniche, gli fa dire "il mio regno non è di questo mondo").

    Un ultima notazione che vale la pena di rilevare è quella che concerne il nome stesso di Gesù, che in ebraico significa "salvatore/salvato", così come Cristo in greco significa "unto" (i re ebraici , così come quelli degli altri popoli antichi, venivano "eletti" e/o "scelti" alla carica dalla Divinità o dal Dio in vigore, per così dire, al momento. A tale cerimonia veniva dato corso mediante un unzione con oli e linimenti preziosi). Quindi Gesù si chiamava oggettivamente "Salvatore", nome in uso anche da noi nel XX° secolo, ed era Cristo in quanto "unto" (eletto) idealmente alla carica di "messia/condottiero/re" dei Giudei. Lo strano è che Gesù parlava probabilmente l'aramaico (utilizzato comunemente in Galilea) e non l'ebraico "classico", mentre portava un nome (aggettivato) ebraico ed un titolo/attributo greco (insieme all'ebraico "messia").

    Un nome come "Gesù il Cristo" sembra quasi costruito a tavolino da un pool di aziende di public relations

    ed inoltre:
    CITAZIONE
    Il mercato del Tempio non rappresentava per gli Ebrei dell'epoca alcunché di empio.


    In tale mercato, che costituiva da tempo immemorabile (si fa per dire) il centro della vita economica di Gerusalemme , avvenivano tutti gli scambi (si trattava essenzialmente di scambi di "beni" in quanto la moneta "romana" o "ebraica"(battuta in limitata quantità dalla dinastia regnante) costituiva di per sé una forma di "irregolarità" o addirittura di "empietà" se utilizzata tra veri "credenti" (la moneta romana veniva generalmente considerata [in astratto] addirittura inutile o superflua, anche se doveva essere usata obbligatoriamente. Alcuni sicli e mezzi-sicli d'agento vennero appositamente battuti al fine di evitare l'uso della moneta romana).
    L'immagine, tramandata dalla catechesi, di un Gesù che da solo si avventa tra i mercanti del Tempio fustigandoli e rovesciando i loro banchi appare, in quest'ottica, non solo irreale (anche se, magari, divina) ma assolutamente improbabile.

    Il mercato era infatti protetto da guardie, sia giudee sia romane, armate pesantemente e la stessa guarnigione romana (quella che attualmente sarebbe definita "la stazione dei carabinieri" dell'epoca) era posizionata geograficamente in maniera da poter prontamente intervenire in caso di disordini (che si verificavano di frequente).



    Dall'immagine al fianco si può notare come il quadrato di mura che circondava il tempio ed suoi cortili apparisse dominato dalla fortezza Antonia (che difendeva il punto debole a nord della città).

    La situazione essendo quella che era (e cioè un paese dominato da un governo fantoccio e da una aristocrazia elitaria odiata dalla maggior parte della popolazione) l'intervento di Gesù nel Tempio dovette necessariamente essere una vera e propria azione di forza e di massa.
    Un vero e proprio attacco terroristico (per così dire).

    Ed il mancato pronto intervento dei Romani sembrerebbe rappresentare una prova a favore della tesi che le forze dei dimostranti erano così soverchianti da rendere impossibile o troppo rischioso un intervento immediato e da consigliare invece (persino ad esperti soldati) di asserragliarsi nella guarnigione.

    Lo stesso strano periodo di quiete che segue all'attacco potrebbe indicare le soverchie difficoltà esistenti per struttura locale di potere e per il governatorato romano nel recuperare il controllo di una situazione fortemente conflittuale.

    Il tradimento di Giuda e l'episodio di Barabba (che pare inesistente come nome proprio; il significato prevalente tra il linguisti sembra quello di "figlio del padre" [Gesù Barabba che può significare: Gesù Berabbi (berabbi = titolo riservato ai rabbi più stimati) - Gesù Bar Rabbi (Gesù figlio del Rabbi) - Gesù bar Abba (Gesù figlio del padre)]) hanno le connotazioni di una complessa operazione di spionaggio, disinformazione e "divide et impera" posta in essere congiuntamente tra il Tempio ed i Romani (sempre che non siano state progettate a tavolino).

    Ricordiamo che i trenta denari d'argento versati a Giuda costituiscono un importo rilevante, pari a garantire una esistenza ragionevolmente agiata ad una famiglia per tutta la vita (quindi una cifra forte) e che molti studiosi ritengono che lo sconosciuto "Barabba" fosse stato arrestato

    Scusate la lunghezza della citazione
    Che ne pensate delle traduzioni riportate, della cosiddetta commistione tra un termine ebraico ed uno aramaico, e della "geografia del tempio, oltre che della riferita centralità dell'economia ebraica, gravitante intorno al tempio, della similitudine con la città delle colombe, legata al culto pagasno di astarte?
    Shalom
     
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  2. Hard-Rain
     
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    Occorrerebbero moltissime risposte.

    Su Giuda sicario, rimando al documento https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

    in cui sono riportati i pro e i contro dell'ipotesi che Giuda fosse un sicario. Personalmente ritengo imporobabile la cosa. Il "sicario" di cui qui si parla è un gruppo rivoluzionario sorto secondo Giuseppe Flavio non prima del 52 dopo Cristo, al tempo della rivolta giudaica, quindi incompatibile con le date di Gesù e dello stesso Giuda. Le fonti che utilizzo per questo si trovano nel documento, lascio al lettore di decidere cosa sia più convincente.

    Sugli Zeloti, ci sarebbe da scrivere il doppio che i Sicari. Manca una trattazione esaustiva nel web. Tempo fa citai un articolo di Mezange. Molti biblisti pensano che tra gli Zeloti del tempo del censimento e di Gesù e gli Zeloti del tempo della rivolta giudaica ci sia una notevole differenza "politica". Lo Zelotismo di cui fu fondatore giuda era un gruppo rigoroso e nobile, a esso partecipavano dottori della legge, Giuseppe Flavio li elenca assieme ai gruppi giudaici dei Farisei, degli Scribi, dei Sadducei e degli Scribi. Poi con la guerra da questi Zeloti si formeranno dei gruppi rivoluzionari, tra cui i sicari. Come dire: dal partito comunista italiano o da quell'area si possono essere formati i nuclei armati proletari, le cosiddette Brigate Rosse, ma chi è comunista non è detto che sia automaticamente un brigatista. Molti studiosi anche poco concilianti nei confronti della storia cristiana tradizionale affermano che ci siano significative differenze tra il movimento filosofico di Giuda il Galileo e quel che combinarono poi i suoi discendenti al tempo della guerra coi Romani.

    Su barjona, va segnalato che è vero che nel Talmud il significato è quello di terrorista, bandito. Mi segno come appunto quello di verificare con l'aiuto degli esperti di ebraico del forum l'eventuale correttezza della traslitterazione da aramaico a greco. Ma può significare anche figlio di Jona e persino figlio della colomba. Se Jona possa essere aramaico o no, lascio la palla agli amci del forum che hanno competenze in lingue orientali. Di sicuro c'è che Bartimeo è espressamente il figlio di Timeo, il vangelo di Marco è esplicito nello specificare questa cosa. Ma Timeo è greco, eppure coesiste tranquillamente accanto al bar- aramaico, quindi che c'entra il fatto, eventuale, che Jona sia solo ebraico e non aramaico, quando Marco applica il bar- a un nome di derivazione greca?
     
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  3. Elisha Kimron
     
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    QUOTE
    [non può essere accettata la falsa traduzione "figlio di Giona", costituendo un'impossibile contaminazione tra il termine aramaico "bar" e l'inesistente, in aramaico, Jona. Vedi L.Cascioli]

    Ma che vuole dire? Che il nome Jona è inesistente in aramaico? Jonah bar Amitai è nel targum del profeta dell'omonimo libro. Abbiamo nel Talmud rabbi Jonah bar Tachlifa,
    Shemuel bar Jonah, Jona bar Abba, ecc.

    Shalom
     
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  4. Hard-Rain
     
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    Elisha, quella affermazione proviene da Luigi Cascioli, famoso in Italia per aver denunciato la Chiesa Cattolica perchè secondo lui ingannerebbe i fedeli basandosi su testi completamente falsi e del tutto privi di qualunque credibilità. Cascioli non è uno studioso, è un agronomo (con tutto il rispetto per gli agronomi) noto per essere fortemente anticlericale. Si possono condividere o meno le sue battaglie politiche, però sul piano delle analisi storiche viene criticato persino da molti atei che in linea di principio la pensano come lui ma sono intellettuali più rafffinati. Per conoscere Luigi Cascioli, vi riporto il link al suo sito:

    http://www.luigicascioli.it/cascioli_italia/

    Ha pubblicato due libri sulla storia del cristianesimo:

    1) La favola di Cristo.

    2) La morte di Cristo. Cristiani e Cristicoli (appena uscito).

    Il titolo del primo libro proviene da una frase attribuita a Leone X, in realtà mai pronunciata, sicchè si comincia con le inesattezze già dal titolo del libro. Buona parte del libro è tutta così: Jona non è aramaico, Gesù Cristo era Giovanni di Gamala (un personaggio storicamente inesistente e postulato da Cascioli), gli Annales di Tacito sono stati letteralmente "inventati" da Poggio Bracciolini nel XV secolo (peccato che il manoscritto più antico che ci li ha tramandati ha annotazioni di Zanobi da Strada, vissuto ben prima che Bracciolini nascesse!), i padri apostolici non hanno mai conosciuto i vangeli canonici (io stesso ho una sezione del mio sito dove si dimostra tutto il contrario) e così via... Ma a parte le gravi inesattezze storiche, mantiene sempre un tono derisorio e denigratorio nei confronti dei credenti che indubbiamente considera persone stupide e facilmente suggestionabili. Ci sono anche capitoli dedicati alla tradizione religiosa ebraica, il tono è ovviamente sempre quello, sebbene il suo fine principale sia la distruzione della Chiesa Cattolica.

    Shalom.
     
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  5. Stella Maris2
     
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    Dopo aver letto il messaggio tuo e quello di Elisha, mi rifiuto di leggere il resto perché non ho tempo da perdere. Non tengo conto del resto e rispondo a cio che hai evidenziato:

    QUOTE
    Su barjona, va segnalato che è vero che nel Talmud il significato è quello di terrorista, bandito. Mi segno come appunto quello di verificare con l'aiuto degli esperti di ebraico del forum l'eventuale correttezza della traslitterazione da aramaico a greco. Ma può significare anche figlio di Jona e persino figlio della colomba. Se Jona possa essere aramaico o no, lascio la palla agli amci del forum che hanno competenze in lingue orientali. Di sicuro c'è che Bartimeo è espressamente il figlio di Timeo, il vangelo di Marco è esplicito nello specificare questa cosa. Ma Timeo è greco, eppure coesiste tranquillamente accanto al bar- aramaico, quindi che c'entra il fatto, eventuale, che Jona sia solo ebraico e non aramaico, quando Marco applica il bar- a un nome di derivazione greca?

    Diciamo che il fatto che solitamente il termine "bar" in greco è sempre tradotto e mai lasciato così come si suppone per bar Abba, bar Iona o bar Timeo, rimaniamo nel campo delle ipotesi e una ipotesi non può escludere l'altra. Il termine greco βαριονα (e mi pare che la volta scorsa avevo anche trovato un manoscritto che lo riporta così: βαρ Ιονα) è una perfetta traslitterazione dell'aramaico בר יונה vedasi il primo verso del libro di Giona e la corrispondente traduzione greca attribuita ai LXX.
     
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    אריאל פינטור

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    cari amici. avevo posto la domanda perche effettivamente le affermazioni mi sembravano un tantino forzate.
    la cosa incredibile è scrivere senza alcun fondamento storico.
    certo è che il povero lettore può facilmente credere a tutto ciò che viene scritto, soprattutto se viene presentato con convinzione.
    Grazie per i chiarimenti.
    Shalom
     
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  7. Hard-Rain
     
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    Guarda, su Cascioli non aggiungo altro perchè sarebbero pareri poco lusinghieri, dal momento che è previsto espressamente dal regolamento di non diffamare il pensiero degli altri studiosi, chiunque essi siano, mi attengo scrupolosamente a questa direttiva. Comunque per chi volesse approfondire, ho citato il link del suo sito web.

    Shalom.
     
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  8. Jesuslives
     
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    Shalom a tutti,

    io non ci tengo ad approfondire. Certi personaggi servono solo a far venire l'ulcera. :D

    Shalom
     
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  9. Elisha Kimron
     
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    QUOTE (Stella Maris2 @ 3/1/2008, 20:04)
    Dopo aver letto il messaggio tuo e quello di Elisha, mi rifiuto di leggere il resto perché non ho tempo da perdere. Non tengo conto del resto e rispondo a cio che hai evidenziato:

    Guarda che non dice cose del tutto strane, siamo nel campo delle opinioni e molte di quelle esposte da questo autore sono condivisibili. Io ho posto quell'obiezione sul nome Jonah perché è colossale come errore perché primo i nomi sono nomi e non si traducono, posso dire Jonah bar Amitai come Gianbattista figlio di Johnny o Orazio figlio di Muhammad. Secondo, è usato dallo stesso evangelista contestato nella dizione bar Timeo, che è un nome greco. Volevo evidenziare che l'autore di quanto postato sopra non è Cascioli, questo è stato citato stupidamente come appoggio.
    Se non vuoi commentare perché non hai tempo è un altro discorso, ma ci sono cose che vale la pena discutere (e in parte le abbiamo già discusse insieme su walla e anche qui).
    Non ce così tanto da meravigliarsi, gran parte degli autori non ebrei commettono spesso errori di ignoranza che andrà poi ad influenzare tutte le loro ipotesi.


    Shalom
     
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  10. Hard-Rain
     
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    Preciso anche io che il mio giudizio negativo era quello espresso nei confronti di Cascioli, citato come riferimento bibliografico per la questione di Barjona.

    Su Gesù Barabba bisognerebbe tenere conto dell'autorevolezza testuale dei mss. che hanno trasmesso questa lezione, inesistente dei mss. più autorevoli e antichi. Vogliamo parlare del Codex Koridethianus, per esempio? Si tratta di un codice orientale in cui le lettere greche sembrano quasi "dipinte" più che scritte, il classico modo di scrivere di chi non conosce il greco e copia una lingua con lettere che non sa trascrivere bene. Come se io mi mettessi a scrivere in ebraico o aramaico copiando da qualche parte, vedreste bene che non so quella lingua, da come scrivo. Le lezione Gesù Barabba compare in quel codice in Mt. 27:16 & 27-17. Si noti che ai successivi versetti 27:20, 27:21 e 27:26 dello stesso Vangelo di Matteo di nuovo compare per tre volte la parola Barabba ma qui nessun documento più la associa al nome Gesù, nemmeno i manoscritti che precedentemente avevano menzionato Gesù Barabba ai versetti 27:16-17 sicché, oltre ai dubbi sulla qualità “tecnica” del Codex Koridethianus, anche una analisi interna della variante crea alcuni dubbi. Per saperne di più, rimando al mio sito: https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Critica.htm (vedere il paragrafo 3.3 Gesù Barabba (Matteo 27:16 & 27-17))

    Shalom.
     
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  11. ElijahSix
     
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    Gesù zelota:

    È un'ipotesi che esiste già dall'età dell'Illuminismo (XVIII sec. d.C.): G.E. Lessing e H.S. Reimarus sono i primi a sostenere una tesi del genere (ma assai fantasiosa, senza alcuna base storica concreta).
    Tesi poi ripresa col passare del tempo (senza che venisse manco fatto presente dagli autori) da studiosi come Robert Eisler*, S.F. Brandon**, J. Carmichael***, Johannes Lehmann****, ecc.

    * Robert Eisler, Jesus basileus ou basileusas, 2 Bde., 1929/30
    ** S.G.F. Brandon, Jesus and the Zealots. A Study of Political Factor in Primitive Christianity. Manchester 1967
    *** Joe Carmichael, Leben und Tod des Jesus von Nazareth, dt. 1965
    **** Johannes Lehmann, Das Geheimnis des Rabbi J., Was die Urchristen versteckten, verfälschten oder vertuschten, 1985

    Inutile star a precisare che non hanno riscontrato né successo né consenso tali teorie in ambito accademico, anche per il fatto che non ha senso provare a cercare di sostenere che Gesù era uno zelota, senza che nel N.T. ci sia una qualche traccia concreta di azioni violente, rivoluzionarie o politiche da parte di Gesù e i suoi discepoli (qui bisognerebbe approfondire la questione di Gesù, quando va al tempio a Gerusalemme e fa "pulizia", malintepretata dagli studiosi sopra elencati, o meglio, da intenpretare in un ben preciso modo).

    Non posso infine negare che tale tesi stia tornando un po' alla ribalta in Italia grazie a degli pseudo-studiosi come Luigi Cascioli, e compagnia bella, che vogliono fare credere che Gesù in realtà non fosse nient'altro che un personaggio zelota (legato alla figura di Giuda il Galileo).

    Ma ricordatevi una cosa, molto importante:
    Su Gesù il Nazareno si sono scritti fiumi di pagine e libri nel secolo scorso, e cosa triste, i libri che hanno riscontrato (e riscontrano) più successo e hanno fatto (e fanno) più scalpore tra la popolazione, sono stati (e sono in genere purtroppo) proprio i libri peggiori in circolazione.
    Ma ormai, che ci volete fare? Alla gente piace di più lo scop, la notizia sensazionalistica, che quella reale e concreta, basata sui fatti.

    Pace e bene. :)
     
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  12. Frances Admin
     
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    CITAZIONE
    Tesi poi ripresa col passare del tempo (senza che venisse manco fatto presente dagli autori) da studiosi come Robert Eisler*, S.F. Brandon**, J. Carmichael***, Johannes Lehmann****, ecc.

    Se tu avessi letto il libro/i libri di S. G. F. Brandon (rammento che era un pastore anglicano) non diresti che costui sosteneva che Gesù era uno zelota. Brandon - e molti altri prima di lui - sosteneva che tra il movimento zelota e quello di Gesù c'erano stati degli scambi culturali. Relazioni normali, tra membri di altre sette. L'"osmosi", è un meccanismo di reclutamento valido per qualsiasi epoca e cultura. Un nuovo movimento, appena nato, per poter sopravvivere, espandersi ed essere accettato dal sistema deve necessariamente reclutare personale tra i vari movimenti di un sistema sociale. I movimenti che non raccolgono nuovi adepti, sono destinati a morire in partenza. Quando termina la prima fase, ne subentra una seconda, volta alla stabilizzazione del movimento, attraverso l'azione degli elementi più moderati, epurando la corrente più estremista.

    Per quanto riguarda Cascioli, costui non ha nemmeno un briciolo della cultura di R. Eisler. Quest'ultimo, era un studioso del cristianesimo e del giudaismo, di religioni comparate, un antropologo, un economista, un linguista e un psicologo. Qui trovate qualche suo scritto, compreso The enigma of the Fourth gospel, its author and its writer:

    http://www.archive.org/search.php?query=eisler%20robert
     
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  13. ElijahSix
     
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    Ciao Frances, :)

    con zelota intendevo più che altro il fatto che si reputasse Gesù un ribelle con intenti politici e che avesse lo scopo di scacciare i romani, insomma, in linea con i pensieri del movimento zelota.
    Ma non per forza di cose zelota zelota, anche perché nemmeno Johannes Lehmann considera(va) Gesù uno zelota, ma un esseno (con però appunto sempre ancora quell'intento rivoluzionario, un po' alla Eisenman, per capirci).

    Poi, mi pare ovvio che Cascioli non sia paragonabile a questi studiosi.

    Spero di essermi chiarito.

    Ciao. :)
     
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  14. Frances Admin
     
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    CITAZIONE
    Ciao Frances, :)

    con zelota intendevo più che altro il fatto che si reputasse Gesù un ribelle con intenti politici e che avesse lo scopo di scacciare i romani, insomma, in linea con i pensieri del movimento zelota.
    Ma non per forza di cose zelota zelota, anche perché nemmeno Johannes Lehmann considera(va) Gesù uno zelota, ma un esseno (con però appunto sempre ancora quell'intento rivoluzionario, un po' alla Eisenman, per capirci).

    Poi, mi pare ovvio che Cascioli non sia paragonabile a questi studiosi.

    Spero di essermi chiarito.

    Grazie, adesso è più chiaro. Nel messaggio precedente volevo anche citare Lehmann, che in effetti considera Gesù un membro della comunità di Qumran, ma poi ho desistito, altrimenti passo per una pignola! :)
    R. Eisenmann, invece, considera zeloti ed esseni (per inciso, qumnariti), la faccia della stessa medaglia ed è portato a scartare in partenza l'ipotesi che nel I secolo gli esseni fossero divisi in più sottogruppi. Cascioli raccoglie il peggio di diverse scuole di pensiero, ma si spinge oltre, cadendo in contraddizione, da una parte dicendo che Gesù è un personaggio fittizio, per poi attribuirne l'identità a Giovanni di Gamala, personaggio che esistito solo nella sua immaginazione e in quella del romanziere G. A. Henty, e adesso grazie a una tua segnalazione nel mio forum, si scoprono nuovi tasselli del sostrato letterario di La Favola di Cristo:

    http://www.histoire-christ-gnose.org/Masse.htm

    Edited by Frances Admin - 17/1/2008, 00:56
     
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  15. ElijahSix
     
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    Credo tu abbia fatto un errore di distrazione (comprensibile a quest'ora :P): un Giovanni di Gischala è esistito da quanto ne so, quello sconosciuto è Giovanni di Gamala (di cui parla Cascioli).

    Notte. :)

    P.S.:
    Mi fraintendermi, non è pignoleria. ;) :D
     
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334 replies since 2/1/2008, 13:07   22560 views
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