ipotesi su Gesù zelota

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  1. Negev
     
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    אריאל פינטור

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    Carissimi fratelli,
    ho trovato in questo sito di un laico, Marco Capurro, alcune tesi nfondate "anche " su traduzioni di vocaboli ebraici, per le quali mi interessa il vostro parere:
    (http://www.capurromrc.it/cristo/cristo4.htm)

    CITAZIONE
    ) non poteva essere sicuramente pro o filoromano (la sua curiosa affermazione "date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio", nel contesto ebraico dell'epoca è una nettissima affermazione di insofferenza)

    2)nella scelta dei suoi discepoli il criterio o l'attegiamento pacifista non sembrano essere prevalenti, visto che tra loro c'erano almeno uno zelota (Simone il Cananeo*) ed un sicario (Giuda Iscariota), mentre Pietro viene esplicitamente soprannominato "Barjiona" (una delle cui interpretazioni comuni è "terrorista" - Mt.XVI: 17 [non può essere accettata la falsa traduzione "figlio di Giona", costituendo un'impossibile contaminazione tra il termine aramaico "bar" e l'inesistente, in aramaico, Jona. Vedi L.Cascioli]) e Giacomo e Giovanni erano chiamati "Boanerges" (figli del tuono/figli della vendetta- vedere anche l'interessante collegamento con i documenti detti "brontologion", a carattere profetico e frequentissimi in quell'epoca).

    *)curiosa l'elencazione dei dodici apostoli effettuata da Marco, nella quale Simone viene presentato come "Kananaios", termine che non doveva significare nulla per i lettori di lingua greca cui Marco si rivolgeva. L'appellativo appare insensato ed oscuro, soprattutto considerando che Marco usualmente spiega le parole ebraiche o aramaiche ai cristiani Gentili per cui scrive, salvo che non si consideri che il termine "kananaios" costituisce la traslitterazione del termine aramaico "zelota" e che tale termine Marco avrebbe dovuto utilizzare per farsi capire. La soppressione della circostanza che Gesù avesse scelto come apostolo uno zelota (Brandon ed altri) troverebbe spiegazione nel fatto che al momento della composizione del Vangelo la rivelazione di questo episodio era o troppo pericolosa o troppo imbarazzante. Alcuni, proprio per questo, ritengono che tale vangelo sia stato composto verso il 70 e.V..

    3)sembra costante abitudine dei suoi discepoli quella di girare armati (vedi episodio del Getsemani, nel quale qualche discepolo ha addirittura due spade Ed è quindi armato come un "guerriero" ebreo, di spada corta e spada lunga), cosa assolutamente ingiustificata in una popolazione conquistata/controllata, salvo che tra elementi dichiaratamente ribelli. E appare non trascurabile anche la tranquilla richiesta (Luca 9,51) di poter distruggere un villaggio, fatta dagli apostoli a Gesù, che non li aveva ospitati (propria più di una banda di scorridori, che di un gruppo di pacifici fedeli).

    4)non aveva remora alcuna ad attaccare l'ordine costituito nella sua forma più importante e strutturata (vedi episodio dei mercanti del tempio).

    5)Egli doveva probabilmente essere legalmente sposato e con figli (difficilmente qualcuno avrebbe potuto essere chiamato o definito un Rebbi se non fosse stato "completo" e cioè sposato, preferibilmente con figli).

    6)Le sue ambizioni (o quelle dei suoi sostenitori) dovevano avere obiettivi ben precisi e di natura politica (ricordiamoci che, nell'ebraismo,l'aspetto religioso non può essere mai separato da quello politico). L'iscrizione posta sulla croce , riportata da tutti e quattro i vangeli, "Re dei giudei" è considerata autentica (Samuel Brandon ed altri) e la corretta traduzione dal testo greco della risposta di Gesù a Pilato (Marco 15:2) alla domanda "Sei tu il Re dei giudei" (che non è "tu lo dici" ma "tu hai parlato giustamente") conferisce una connotazione precisa all'atteggiamento del nostro messia (anche se Giovanni, che forse scrive in epoca assai più tarda e con connotazioni gnostico/platoniche, gli fa dire "il mio regno non è di questo mondo").

    Un ultima notazione che vale la pena di rilevare è quella che concerne il nome stesso di Gesù, che in ebraico significa "salvatore/salvato", così come Cristo in greco significa "unto" (i re ebraici , così come quelli degli altri popoli antichi, venivano "eletti" e/o "scelti" alla carica dalla Divinità o dal Dio in vigore, per così dire, al momento. A tale cerimonia veniva dato corso mediante un unzione con oli e linimenti preziosi). Quindi Gesù si chiamava oggettivamente "Salvatore", nome in uso anche da noi nel XX° secolo, ed era Cristo in quanto "unto" (eletto) idealmente alla carica di "messia/condottiero/re" dei Giudei. Lo strano è che Gesù parlava probabilmente l'aramaico (utilizzato comunemente in Galilea) e non l'ebraico "classico", mentre portava un nome (aggettivato) ebraico ed un titolo/attributo greco (insieme all'ebraico "messia").

    Un nome come "Gesù il Cristo" sembra quasi costruito a tavolino da un pool di aziende di public relations

    ed inoltre:
    CITAZIONE
    Il mercato del Tempio non rappresentava per gli Ebrei dell'epoca alcunché di empio.


    In tale mercato, che costituiva da tempo immemorabile (si fa per dire) il centro della vita economica di Gerusalemme , avvenivano tutti gli scambi (si trattava essenzialmente di scambi di "beni" in quanto la moneta "romana" o "ebraica"(battuta in limitata quantità dalla dinastia regnante) costituiva di per sé una forma di "irregolarità" o addirittura di "empietà" se utilizzata tra veri "credenti" (la moneta romana veniva generalmente considerata [in astratto] addirittura inutile o superflua, anche se doveva essere usata obbligatoriamente. Alcuni sicli e mezzi-sicli d'agento vennero appositamente battuti al fine di evitare l'uso della moneta romana).
    L'immagine, tramandata dalla catechesi, di un Gesù che da solo si avventa tra i mercanti del Tempio fustigandoli e rovesciando i loro banchi appare, in quest'ottica, non solo irreale (anche se, magari, divina) ma assolutamente improbabile.

    Il mercato era infatti protetto da guardie, sia giudee sia romane, armate pesantemente e la stessa guarnigione romana (quella che attualmente sarebbe definita "la stazione dei carabinieri" dell'epoca) era posizionata geograficamente in maniera da poter prontamente intervenire in caso di disordini (che si verificavano di frequente).



    Dall'immagine al fianco si può notare come il quadrato di mura che circondava il tempio ed suoi cortili apparisse dominato dalla fortezza Antonia (che difendeva il punto debole a nord della città).

    La situazione essendo quella che era (e cioè un paese dominato da un governo fantoccio e da una aristocrazia elitaria odiata dalla maggior parte della popolazione) l'intervento di Gesù nel Tempio dovette necessariamente essere una vera e propria azione di forza e di massa.
    Un vero e proprio attacco terroristico (per così dire).

    Ed il mancato pronto intervento dei Romani sembrerebbe rappresentare una prova a favore della tesi che le forze dei dimostranti erano così soverchianti da rendere impossibile o troppo rischioso un intervento immediato e da consigliare invece (persino ad esperti soldati) di asserragliarsi nella guarnigione.

    Lo stesso strano periodo di quiete che segue all'attacco potrebbe indicare le soverchie difficoltà esistenti per struttura locale di potere e per il governatorato romano nel recuperare il controllo di una situazione fortemente conflittuale.

    Il tradimento di Giuda e l'episodio di Barabba (che pare inesistente come nome proprio; il significato prevalente tra il linguisti sembra quello di "figlio del padre" [Gesù Barabba che può significare: Gesù Berabbi (berabbi = titolo riservato ai rabbi più stimati) - Gesù Bar Rabbi (Gesù figlio del Rabbi) - Gesù bar Abba (Gesù figlio del padre)]) hanno le connotazioni di una complessa operazione di spionaggio, disinformazione e "divide et impera" posta in essere congiuntamente tra il Tempio ed i Romani (sempre che non siano state progettate a tavolino).

    Ricordiamo che i trenta denari d'argento versati a Giuda costituiscono un importo rilevante, pari a garantire una esistenza ragionevolmente agiata ad una famiglia per tutta la vita (quindi una cifra forte) e che molti studiosi ritengono che lo sconosciuto "Barabba" fosse stato arrestato

    Scusate la lunghezza della citazione
    Che ne pensate delle traduzioni riportate, della cosiddetta commistione tra un termine ebraico ed uno aramaico, e della "geografia del tempio, oltre che della riferita centralità dell'economia ebraica, gravitante intorno al tempio, della similitudine con la città delle colombe, legata al culto pagasno di astarte?
    Shalom
     
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334 replies since 2/1/2008, 13:07   22572 views
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