I primi cristiani non si chiamavano cristiani

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  1. Veritas
     
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    Come erano chiamati i primi cristiani.

    I primi cristiani, intesi come seguaci della chiesa catto-cristiana di Roma, si chiamavano, quasi sicuramente, 'cattolici', in quanto fedeli del culto 'catholicum', vale a dire un culto con pretese universalistiche, essendo stato costruito sincreticamente a partire da elementi appartenenti ai più importanti e più diffusi culti pagani del tempo (oltre quello giudaico). (*)

    Essendo un culto a carattere 'messianico, nato sulla stregua del precedente culto 'giudeo-cristiano', sorto in Antiochia tra l'85-90, con modalità abbastanza simili a quelle che videro nascere il culto catto-cristiano, col tempo anche i 'cattolici' vennero chiamati 'cristiani'. (**)

    Ben diverso è il discorso per ciò che concerne i seguaci del maestro gnostico Gesù di Nazareth. Secondo Epifanio di Salamina, i primi seguaci di Gesù si sarebbero chiamati 'IESSEI'. Può sembrare strano tutto ciò, tuttavia è bene rimarcare che Epifanio, prima di essere incaricato vescovo di Salamina, trascorse lunghi anni in Palestina, dove era nato. E' quindi altamente probabile che egli sia venuto a conoscenza di aspetti riguardanti la vicenda evangelica che, almeno ai suoi tempi, non erano noti ad altri 'padri' della chiesa.

    Quasi sicuramente Epifanio ebbe ragione nel sostenere che i primi seguaci di Gesù venissero chiamati 'iessei', dal momento che il vero nome di Gesù di Nazareth fu "Y'SHAY" (o 'Yeshay'). Questo nome ebraico è stato traslitterato in latino con 'IESSE', da cui l'aggettivo 'iessei'. Iesse, come è noto, fu il celebre padre di Davide; questo giustifica il fatto che, secondo quanto trasmesso dai padri, l'eresiarca 'Marco',(***) fondatore della setta dei 'marcosiani', affermava di conoscere il vero nome di Gesù; un nome, secondo lui, antico e rispettato. Inoltre, il nome Y'shay (Isay) spiega anche il perchè gli arabi chiamano Gesù 'Isa' ed i padri siriaci, come Ephraim il siro, lo chiamassero 'ISU' (il nome Isu compare nelle copie di Ephraim oggi disponibili all'erudizione, ma nessuno può stabilire con certezza se all'origine il nome riportato dal padre siriaco fosse stato proprio 'Isa' e che poi 'pie' mani cristiane non abbiano provveduto a correggere l' "errore").



    _____________________________

    Nota:

    (*) - da notare che le più antiche denominazioni della chiesa romana, fanno riferimento alla "Chiesa CATTOLICA Apostolica Romana', dove l'attributo 'cristiana' era completamente assente. La giustificazione 'Apostolica' poggia semplicemente sul fatto che i fondatori del catto-cristianesimo detenevano nei loro archivi (più esattamente negli archivi imperiali) la 'Kerygmata Petrou', la quale fu tutt'altro che una 'Kerygmata', ma una vera e propria confessione, essendo stato Pietro il capo della banda che aggredì Simon Mago, mentre quest'ultimo era degente a causa di una brutta caduta durante un tentativo di 'volo'. Per tale crimine Pietro venne condannato alla crocifissione a testa in giù, modalità esecutiva prevista per tutti quelli che si macchiavano del reato di 'lesa maestà' nella figura dell'imperatore. Marco, il personaggio che raccolse senza alcun ordine letterario la 'kerygmata' di Pietro, fu un reale personaggio storico e non ebbe mai nulla a che vedere con il cristianesimo, dal momento che egli fu un pagano e tale rimase sino alla morte. (oltre a ciò, anche volendolo, egli non poteva assolutamente diventare un cristiano, dal momento che il culto catto-cristiano nacque circa 50 anni dopo la sua morte).

    (**) - va sottolineato, comunque, che i primitivi seguaci di Gesù erano appellati a Roma con l'attributo 'chrestiani' (v. la letteratura patristica), dal momento che fu con l'attributo 'CHRESTOS' (e non Christos!) che Gesù divenne noto nell'ambiente gnostico romano. Vi è tuttavia una fase storica della sua vita in cui egli, con molta probabilità, venne veramente appellato 'messia' dai giudei di Gerusalemme. Si trattò dell'ultimo periodo della sua vita, vale a dire dal 68 al 72. A tale periodo risale l'escursione di Gesù nel tempio di Gerusalemme, in cui fece il 'diavolo a quattro'! Sappiamo, attraverso le citazioni di Origene, che Giuseppe Flavio era tutt'altro che convinto che Gesù fosse il 'messia'. A causa della feroce censura e del tormento letterario a cui vennero sottoposte tutte le opere dello storico ebreo, tale passaggio non è più presente nei lavori di Giuseppe Flavio. Sicuramente la vità di Gesù di Nazareth ha dell'incredibile, ma da qui a farlo passare per un Dio incarnato ce ne corre!!...


    (***) - si trattò, in realtà, di Giovanni 'Marco' (v. Atti degli Apostoli), vale a dire il secondogenito di Gesù. Dunque, si trattò sicuramente di persona 'informata dei fatti'!







    **********Moderazione*********


    Veritas





    Veritas

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    Edited by Negev - 22/7/2009, 13:25
     
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